I Verga, di origine greco albanese, giunsero in Italia nel 1533 dalle città del Peloponneso di Patrasso e Corone. Due fratelli, di cui uno papas, si stabilirono a Napoli per un breve periodo, ma ben presto si trasferirono a Cotronei in provincia di Crotone. Un terzo fratello si spostò a Venezia, mentre un altro ceppo della stessa famiglia si stabilì nel palermitano.Nel 1540 Carlo V, per i Verga di Calabria e di Venezia, convalida la loro nobiltà di principi. Tra gli antenati della famiglia Giglio si annovera Luigi Lilio, astronomo e medico nato a Cirò intorno al 1510, che fu l’ideatore assieme al fratello Antonio del calendario gregoriano su incarico di papa Gregorio XIII°, al secolo Ugo Boncompagni.Fino all’inizio del secolo scorso l’azienda Verga conservava ancora l’aspetto del classico latifondo crotonese, successivamente le divisioni ereditarie e la riforma fondiaria degli anni ’50 ne ridussero notevolmente le dimensioni, portandola agli attuali 700 ettari, di cui 400 nei comuni di Roccabernarda e Cutro, in provincia di Crotone, e 300 di bosco in località Nocella, nel cuore del Parco Nazionale della Sila in provincia di Cosenza. Grazie all’impegno ed all’esperienza maturata dall’attuale proprietario, Antonio Giglio Verga, l’azienda riveste ancora un ruolo di notevole prestigio nell’economia agricola del territorio. L’attività aziendale è incentrata sulla cerealicoltura e sulla zootecnia. Si allevano bovini ed ovicaprini da latte. Nei terreni di Cirò, ma anche in quelli di Roccabernarda si coltivano uve da vino di varietà locali ed internazionali. Nel 2008 è stata inaugurata la cantina aziendale dove vengono vinificate esclusivamente uve di provenienza aziendale. Antonio gestisce anche l’azienda di Cirò, di proprietà della sorella, Rosamaria Giglio, dove oltre agli uliveti secolari ed alle casette di vacanza, come tradizione di famiglia, si allevano vacche podoliche che nel periodo primaverile-estivo transumano in Sila verso prelibati alpeggi, nei boschi di Nocella, che attendono gli animali al termine di tre giorni di viaggio.Fiore all’occhiello della famiglia Giglio è l’omonimo allevamento di cavalli sportivi.
IL REPRESSORE
La Cantina Termine Grosso, situata a Roccabernarda nel cuore del Marchesato di Crotone, è un esempio di come tradizione e innovazione possano fondersi per dare vita a vini di alta qualità. Fondata nel 2008 da Antonio Giglio Verga e sua moglie Patrizia, la cantina è il risultato di anni di passione e sperimentazione nella vinificazione, iniziata nel 1998. La famiglia Verga, con radici storiche risalenti al sedicesimo secolo, ha saputo integrare pratiche agricole moderne con vitigni autoctoni, creando un legame profondo con il territorio. Storia e Filosofia. La storia della famiglia Verga inizia nel 1533, quando i loro antenati giunsero in Italia dalle città greche del Peloponneso. Con il tempo, la famiglia ha diversificato le proprie attività, includendo l’allevamento di cavalli sportivi e la produzione di latte bovino e ovicaprino. La decisione di avviare una cantina è stata una scommessa audace, ma necessaria per differenziarsi in un mercato sempre più globalizzato. Vigneti e Produzione. I vigneti della Cantina Termine Grosso si estendono su circa 13 ettari, a un’altitudine di 60 metri sul livello del mare. Qui vengono coltivati principalmente vitigni autoctoni come il Gaglioppo e il Greco Bianco, affiancati da varietà internazionali come il Merlot. La cantina adotta pratiche di agricoltura biologica dal 1997, utilizzando metodi sostenibili per garantire la qualità delle uve. La produzione annuale ammonta a circa 18.000 bottiglie, con vini che spaziano da bianchi freschi a rossi strutturati. Tra le etichette più rinomate troviamo: Madama Giovanna IGT Calabria Bianco,Luna Piena IGT Calabria Rosato, Frisio IGT Calabria Rosso,Don Fabrizio IGT Calabria Rosso. Questi vini sono apprezzati non solo per il loro sapore unico ma anche per la loro capacità di riflettere il terroir calabrese. Accanto alla cantina, si trova una piccola enoteca con cucina, ricavata dalla ristrutturazione di un antico fienile. Qui gli ospiti possono degustare i vini abbinati a prodotti tipici locali, in un ambiente che celebra la tradizione gastronomica calabrese. Antonio e Patrizia si dedicano personalmente all’accoglienza degli ospiti, offrendo esperienze sensoriali che combinano vino e cibo in modo armonioso. Sostenibilità e Innovazione. La Cantina Termine Grosso si distingue anche per il suo impegno verso la sostenibilità ambientale. L’azienda utilizza un impianto fotovoltaico per ridurre l’impatto energetico e adotta pratiche innovative nel packaging, scegliendo bottiglie leggere e tappi sostenibili. Questo approccio non solo preserva l’ambiente ma contribuisce anche a mantenere alta la qualità dei vini. In conclusione la Cantina Termine Grosso rappresenta un perfetto esempio di come la passione per la viticoltura possa trasformarsi in una realtà imprenditoriale fiorente. Con una forte attenzione alla qualità e alla sostenibilità, Antonio Giglio Verga continua a portare avanti l’eredità della sua famiglia, producendo vini che raccontano la storia e la cultura della Calabria.